BUBBLE BOBBLE

GENERE: Platform | PRODUTTORE: Taito | SVILUPPATORE: interno | GIOCATORI: 1-2 | ANNO: 1986
"Fratelli, videogiochiamo...".
Così si concludono gli spot pubblicitari voluti da Taito nel 2003 per celebrare il venticinquesimo compleanno di Space Invaders. Una dichiarazione di intenti che si fa manifesto filosofico in ogni opera realizzata dalla celebre casa nipponica e, più di tutti, in quello che è il suo capolavoro più importante e conosciuto, nonché uno dei simboli stessi dell'intrattenimento interattivo: Bubble Bobble.

Uscito nel 1986, Bubble Bobble è il classico esempio di come la semplicità sia sempre il più efficace degli approcci. Due draghetti, due ragazze da salvare, una nutrita schiera di mostriciattoli teneramente kawaii che col passare del tempo diventano rossi e incazzati, cento livelli a schermo fisso da ripulire, una grafica scarna ma gradevole, una musica ipnotica ed indimenticabile e tanto, tanto, tanto e ancora tanto divertimento. Poche idee, quindi, ma talmente ben declinate ed assortite che basta una sola partita per essere risucchiati in un limbo interdimensionale dal quale è praticamente impossibile uscire.

La magnificenza della creazione Taito sta infatti in quel sottilissimo equilibrio tra accessibilità e complessità che solo le pietre miliari possiedono, perfetta applicazione pratica del detto "facile da apprendere, difficile da approfondire". Per superare i livelli, Bub e Bob devono eliminare tutti i nemici ivi contenuti e l'unica arma a loro disposizione è la capacità di eruttare coloratissime bolle di sapone dalla bocca. Gli avversari rimangono imprigionati dentro di esse e basta una sonora craniata dei protagonisti per farle scoppiare, eliminandone il contenuto al fine di ottenere in premio un succulento bonus appetitosamente fruttoso. Ma naturalmente non è tutto qui. Approfondendo la conoscenza delle possibilità di interazione disponibili, della natura dei potenziamenti (sottoforma di caramelle che aumentano gittata e velocità delle bolle e della mitica scarpetta che fa filare Bub e Bob più veloci della luce) e dell'utilizzo delle bolle speciali che di tanto in tanto fanno la loro comparsa su schermo (quelle piene d'acqua che travolgono i nemici o quelle che rilasciano un letale fulmine in linea retta), si scopre una serie quasi infinita di tecniche per aumentare il punteggio. Cosa che trasforma Bubble Bobble in una delle esperienze videoludiche definitive.

Far esplodere contemporaneamente tutti i cattivi spinge il moltiplicatore verso cifre siderali. Farlo quando gli ultimi due numeri del punteggio sono pari provoca una pioggia di bonus, arricchita da un gigantesco frutto/dolce/gioiello dal valore esponenziale nel caso si sia raccolto l'apposito bastoncino di marzapane. Resistere venti livelli senza morire causa l'apparizione di una porta magica che conduce ad una stanza nascosta ricca di giganteschi diamanti, oltre che impreziosita da geniali scritte in codice sul fondale, veri e propri messaggi lasciati in calce dai programmatori. La quantità e la creatività delle tecniche e delle strategie attuabili è addirittura annichilente. Ognuno può affrontare Bubble Bobble come meglio crede, sia tentando "solamente" di proseguire che provando a stabilire record da libro di storia.

Bubble Bobble è stato il titolo che ha trasformato una generazione di giocatori occasionali in appassionati ai limiti dell'invasamento. Perché è uno dei giochi più divertenti, appaganti e compulsivi a memoria d'uomo, tuttora tra le prime dieci macchine da sala più profittevoli di sempre. Quasi una droga, che acchiappa con la sua sgargiante accessibilità e fidelizza con la sua straordinaria complessità, costringendo a riempire la gettoniera con inaudita veemenza. Un risultato raggiunto anche grazie alla modalità multigiocatore. La missione può essere infatti affrontata da due disperati allo stesso tempo, con tutte le conseguenze che una simile possibilità comporta. E cioè un'ulteriore diversificazione delle tattiche e la facoltà di giocare sia in cooperazione che in antagonismo, fregandosi a vicenda bonus e potenziamenti, con relativo aumento del tasso di assuefazione.

Bubble Bobble è il gioco sociale per eccellenza. Collaborare dividendosi i compiti porta tanto alla cementificazione delle amicizie quanto alla loro brutale rottura. Ma il divertimento è a livelli talmente elevati che, anche dopo la più furiosa delle liti, il giorno seguente si è di nuovo davanti allo schermo, pronti a ripartire all'assalto di Baron Von Blubba. Ed era questo l'intento dei creativi Taito, esemplificato e confermato da una delle frasi in codice impresse nei livelli nascosti: "If you want to become the old figure, use the power of your friendship, and fight me!". Perché Bubble Bobble è l'essenza stessa del videogioco: azione, pensiero, relazione.
Andrea Corritore
Bubble Bobble

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