IN THE HUNT

GENERE: Shoot'em Up | PRODUTTORE: Irem | SVILUPPATORE: interno | GIOCATORI: 1-2 | ANNO: 1993
L'irraggiungibile vetta estetica del videogioco bidimensionale classico. Ecco cosa è stato (ed è tuttora) In the Hunt. Il lavoro più efficace di una squadra di artisti già riveritissima per l'accecante bellezza e l'immediata riconoscibilità delle proprie creazioni. L'ultimo, sudatissimo, sforzo di una scheda da sala sfruttata ben oltre i limiti, la quale, mentre CPS-1 e Neo-Geo se le davano di santa ragione, se ne stava in disparte, conquistando silenziosamente i cuori degli appassionati con una serie di opere che se da giocare erano una goduria da guardare facevano letteralmente perdere la testa.

Eppure, per quanto spettacolari e nati dalla stessa ispirazione, i vari Gunforce 2, R-Type Leo, Fire Barrell e Undercover Cops, nei confronti di In the Hunt, sfiguravano. Tale era la grandiosità grafica dell'ultimo figlio del sistema Irem M-92 da trasformarlo in un'esperienza dalla quale non si tornava più indietro. Pur appartenendo all'affollata famiglia degli sparatutto a scorrimento orizzontale, In the Hunt ne rifuggiva i canoni più usurati, proponendo una serie di novità strutturali ed audiovisive dirompenti. Invece di una navicella spaziale in missione nel cosmo o di un caccia a reazione schierato nei più improbabili teatri di guerra, il giocatore si trovava infatti ai comandi di un sommergibile da combattimento immerso nei mari di un Giappone post-apocalittico, vittima prima dello scioglimento delle calotte artiche, poi del conseguente innalzamento delle acque ed infine dei conflitti scatenati dal precario equilibrio politico generato dalla nuova situazione.

E' quindi l'acqua la vera protagonista del gioco. L'elemento che ne connota le meccaniche e l'ambientazione. Ambientazione che, grazie alla sua radicale alterità, ha consentito ai creativi nipponici di sbizzarrirsi, mettendo in scena uno spettacolo indimenticabile. Gli imponenti ghiacciai galleggianti attorno ai quali brulicano le installazioni nemiche; le metropoli sommerse con i loro grattaceli in rovina, malinconico residuo di una normalità oramai perduta per sempre; gli intricati insediamenti abitativi e produttivi in prossimità delle basi militari, dinamici ed operosi come affollatissimi formicai appena scoperchiati; le misteriose ed inesplorate profondità abissali, popolate da creature gigantesche e mostruose degne delle più note leggende marinare; i resti monumentali di antiche e misteriose civiltà sottomarine, al cui interno vengono risvegliate forze magiche sopite da millenni: ogni momento della progressione verso lo scontro finale è un caleidoscopio abbagliante di meraviglie, la cui ideazione è accesa da un'inventiva senza limiti. La suggestività irresistibile degli scenari, la raffinatezza del disegno, la scelta magistrale dei colori, il finissimo e maniacale livello di dettaglio, la cura ossessiva del più piccolo particolare, la quantità soverchiante di oggetti contemporaneamente in movimento, la fluidità e la ricchezza delle animazioni non trovano pari né tra i contemporanei né tra gli epigoni. Nemmeno Metal Slug, su cui, lasciata la Irem, gli stessi autori lavoreranno un paio d'anni dopo, regge il confronto, inchinandosi deferente ai piedi di una imponenza tecnico-artistica mozzafiato.

Ma, come per tutti i capolavori veri, le qualità del prodotto Irem non si limitano all'aspetto esteriore. Perché, anche dal punto di vista interattivo, In the Hunt è uno dei più originali e convincenti esponenti del genere cui appartiene. La natura stessa del mezzo sotto controllo determina infatti un radicale cambiamento di prospettiva delle meccaniche ludiche. Al contrario di tutti i suoi colleghi, lo scorrimento dello schermo non è automatico, perché avanza quando è il giocatore ad avanzare e si ferma quando è il giocatore a fermarsi. Una piccola rivoluzione che influisce a fondo sul ritmo di gioco, lento ma incredibilmente intenso, e, soprattutto, sull'approccio al blastaggio. Il detentore del joystick infatti, ha davanti a se un nuovo ventaglio di possibilità operative e strategiche, che gli consentono di affrontare le spinose situazioni nelle quali è gettato in modi e con tempi totalmente di sua scelta. Ci si può arrestare e dedicarsi all'affondamento di tutte le corazzate avversarie in una sola volta, esponendosi però con più facilità ai loro attacchi, oppure si possono attraversare le aree più affollate di corsa, rifuggendo i momenti più concitati o, ancora, si può tenere un comportamento a metà strada tra questi due, regolandosi in base al singolo contesto. La strutturazione dei livelli e la natura dei nemici sono appositamente studiate per esaltare tale impianto, garantendo sempre un'estrema varietà a sua volta in grado di generare divertimento senza soluzione di continuità.

Ma non è tutto. Grazie alla presenza di due appositi pulsanti, infatti, oltre al canonico lancio orizzontale di siluri, si possono sganciare devastanti attacchi in verticale, sia al di sotto che al di sopra del proprio scafo, arrivando anche a colpire oltre il pelo dell'acqua, abbattendo di conseguenza i nemici emersi. Un elemento di ulteriore complessità che, sollecitato di continuo dalla necessità di occuparsi sia degli opponenti sottomarini che di quelli aerei e terrestri regala ad In the Hunt una nuova dimensione, a tutto vantaggio dello spessore tattico e dell'esaltante armonia ludica. Il risultato, garantito anche da un'eccellente cura di controlli e collisioni e da una curva di difficoltà perfettamente tarata, è straordinario e assicura una giocabilità ed un tasso di sfida più che eccellenti.

Forma e sostanza quindi, convivono armoniosamente per generare una piccola, grande opera d'arte. Un videogioco che fa onore al significato stesso del termine, mai baciato da chissà quale successo stellare ma capace, grazie alle sue indiscutibili, enormi, qualità, di guadagnarsi negli anni un fedelissimo culto di seguaci, sempre pronti a lasciarsi rapire dalle sue meraviglie per imbarcarsi così in una delle avventure più affascinanti mai narrate dal grande libro del divertimento elettronico.
Andrea Corritore
In the Hunt

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