LEGEND OF HERO TONMA

GENERE: Platform | PRODUTTORE: Irem | SVILUPPATORE: interno | GIOCATORI: 1 | ANNO: 1989
C'era una volta il gioco di piattaforme da sala. Era un genere capace come pochi altri di scaldare i cuori di chiunque frequentasse quei sordidi luoghi, mietendo successi e contribuendo ai lauti profitti delle compagnie che vi si cimentavano. Ovvero quasi tutte quelle attive nel mercato del divertimento elettronico a gettone. Ognuna di esse ne dava una propria, personalissima, interpretazione: quella tenebrosamente arcigna di Capcom (Makaimura e Dai Makaimura); quella lisergicamente tenerosa di Taito (The NewZealand Story, Liquid Kids e Bonze Adventure); quella adrenalinica di SEGA e Westone (Wonder Boy) oppure quella solare e compassata di Namco (Marvel Land). Ma solo Irem fu capace di proporre ben due chiavi di lettura, diverse ed opposte tra loro, del suddetto filone. Entrambe straordinariamente convincenti. E, per di più, nel giro di appena un anno.

La prima in ordine di tempo (essendo la seconda Hammerin' Harry) a raggiungere i cabinati di mezzo mondo, fu quella incarnata da Legend of Hero Tonma. Tommy, il paffuto apprendista stregone che ne è il protagonista, deve salvare la sua amata principessa aprendosi la strada attraverso sette livelli a scorrimento prevalentemente orizzontale, evitando le insidie ivi contenute ed eliminando la nutrita fauna nemica che li popola. Oltre a correre e saltare ovunque per raggiungere il termine del percorso e per evitare trabocchetti e baratri, Tommy padroneggia alla perfezione l'arte magica dello sparare sfere di energia (potenza, gittata e raggio possono essere incrementate raccogliendo apposite icone). Ed è questo il pilastro che sorregge solidamente le meccaniche. I colpi del maghetto infatti hanno una frequenza di fuoco rapidissima, simile in tutto e per tutto a quella dei più classici sparatutto. L'impianto di base esalta tale caratteristica riuscendo, con grande equilibrio, ad arricchire la giocabilità di una forte componente blastatoria senza però mai varcare i confini della piattaformica categoria di appartenenza.

L'azione è di conseguenza incessante ed adrenalinica. Il numero di avversari che si scaglia contro il giocatore è soverchiante. La loro perseveranza, resistenza e malvagità tolgono il fiato ed inducono chi impugna il joystick prima all'apnea e poi alla definitiva chiusura sfinterica. I guardiani finali, oltre a dimensioni di tutto rispetto, sfoggiano anche una cattiveria inusitata. La frequenza e l'insidiosità delle trappole ambientali costringe al conio di nuove e sempre più pittoresche bestemmie. La difficoltà è, almeno in apparenza, esageratamente alta, imponendo la memorizzazione ferrea del percorso. Ma, mano a mano che si apprendono i punti deboli degli opponenti, si intuiscono i modi per impiegare a proprio vantaggio la conformazione e la strutturazione dei livelli e si padroneggiano le abilità motorie e blastatorie di Tommy, vengono alla luce le meraviglie di una struttura ludica saldamente equilibrata, discretamente varia e finemente curata. Non c'è nulla di superfluo, in Legend of Hero Tonma. Se una determinata possibilità operativa, un particolare ostacolo o il comportamento di un nemico sono come li si vede, non si tratta di casualità ma di preciso calcolo, effettuato col fine di garantire all'utente tutte le opportunità di cui ha bisogno per avere ragione dell'orda nemica. L'incomprensione muta quindi in esaltazione. La frustrazione si trasforma in determinazione e la soddisfazione di superare fasi apparentemente inaffrontabili è immane. Il divertimento ed il coinvolgimento, di conseguenza, raggiungono altezze siderali, grazie anche ad un apparato audiovisivo spettacolare e ricco di suggestività. L'unico, vero, difetto è il costringere l'eroe in calzamaglia a rifare sezioni di livello troppo lunghe ogni volta che si perde una vita. Ma questa, purtroppo, è un'eredità di quei tempi, ed è comune alla maggioranza dei prodotti coevi.

C'era una volta il gioco di piattaforme da sala. E, per quanto il suo ardente fuoco si spense troppo presto, fu anche grazie a temerari campioni come Legend of Hero Tonma che la fiamma da esso generata riuscì ad incendiare i palpitanti cuori degli appassionati più intransigenti. E' per questo che, di tanto in tanto, un giretto tra le sue vibranti e selvagge lande lo si fa con perverso, proibito e sincero piacere.
Andrea Corritore
Legend of Hero Tonma

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