PILOTWINGS 64

GENERE: Flight Simulation | PRODUTTORE: Nintendo | SVILUPPATORE: Paradigm Simulations | GIOCATORI: 1 | ANNO: 1996
Con il passare inesorabile degli anni Pilotwings 64 assume sempre più chiaramente la forma del miracolo fattosi realtà. Un simulatore di volo dotato di un realismo e di un'accuratezza formidabili amorevolmente avvolto dentro un videogioco di accessibilità, profondità e suggestività mozzafiato. Quanti avrebbero potuto riuscirci così bene?

Pochi, per non dire nessuno. Eppure successe. L'esperta Paradigm Simulations mise i muscoli (il motore grafico e quello fisico) laddove Nintendo mise il cuore. Ed il risultato fu un irripetibile capolavoro, reso eterno dall'abbagliante chiarezza della visione d'insieme che ancora oggi lo connota. Visione a sua volta frutto di un atto di grande coraggio: in un momento storico durante il quale regole ferree imponevano ai titoli di lancio di una nuova console di appartenere a due sole famiglie (i picchiaduro ad incontri ed i giochi di guida), Nintendo si presentò al pubblico con un'opera che non rientrava in nessun genere codificato ed il cui unico metro di paragone era il primitivo primo capitolo uscito cinque anni prima su Super Famicom. In Pilotwings 64, infatti, non si picchia nessuno e non si sgomma da nessuna parte, ma si fa ciò che l'essere umano ha da sempre, inconsciamente, desiderato: si vola.

Concretamente, ciò significa prendere le redini di uno a scelta tra sei scalcinati piloti e, partendo dalla classe dei principianti, farlo arrivare all'ambito rango di asso dei cieli. Per riuscire nell'ardua impresa si è chiamati ad affrontare una lunga serie di ingegnose prove di vario genere, a bordo di tre differenti mezzi: il deltaplano, la Rocket Belt (una cintura dotata di motori a reazione) e il girocottero (una sorta di elicottero in miniatura). Il superamento delle missioni è relazionato ad un punteggio dato dalla combinazione di varie voci, diverse a seconda del tipo di esame che si sta compiendo e del velivolo che si sta pilotando. Se per passare alla categoria successiva e proseguire verso il finale basta una medaglia di bronzo, per sbloccare i contenuti aggiuntivi più interessanti, invece, bisogna impegnarsi al massimo per guadagnare quelle d'argento e d'oro. Ed è qui che comincia lo spettacolo. Perché è proprio riuscendo ad apprendere ed a padroneggiare i comportamenti dei mezzi a disposizione per governarli nella maniera più proficua possibile, che si raggiunge il cuore del ludogodimento. Dopo aver imparato a maneggiare a dovere le basi dell'interazione grazie ad una curva di difficoltà tarata in maniera magistrale, le manovre più azzardate, rischiose e spettacolari vengono infatti da sole, con impressionante spontaneità. E allora la soddisfazione ed il divertimento prendono il sopravvento sulla frustrazione, perché il gioco è abilissimo nel ricompensare adeguatamente ogni sforzo fatto, gratificando i temerari. Ma anche i freddi calcolatori. O, ancora meglio, chi combina sapientemente le due cose.

Ma non solo: per chi non se la sentisse di sostenere la tensione della sfida agonistica, Pilotwings 64 mette a disposizione (dopo essersela guadagnata sul campo) una modalità libera da obblighi di punteggio, il Birdman, nella quale impersonare un povero disgraziato dotato di ali artificiali e, semplicemente, volare. Il sogno di Icaro che si avvera. Ed è qui che il capolavoro Nintendo, lungi dal bruciarsi per la troppa ambizione, regala le sensazioni più forti, perché permette di apprezzare al meglio un altro dei suoi pregi: le ambientazioni. Caratterizzate da una realizzazione tecnica grandiosa, le quattro isole sulle quali si svolgono le gare lasciano a bocca aperta per estensione, livello di dettaglio, funzionalità ludica e, sopratutto, atmosfera. Le condizioni meteo variabili e la facoltà di uscire al tramonto o in piena notte aggiungono ulteriore fascino ad una costruzione generale in grado di muovere alle lacrime per l'intensità delle emozioni che suscita. Il piacere dato dall'esplorazione fine a se stessa non è minore rispetto a quello indotto dall'approccio più competitivo della sezione principale, in quanto la cura maniacale con la quale sono state create le isole è uno stimolo irresistibile a sviscerarne ogni più recondito anfratto, premiati dalla certezza di scovare sempre qualcosa di interessante o di godere di una serie indimenticabile di panorami mozzafiato.

Giudicato con una certa freddezza, figlia dell'incomprensione, all'epoca dell'uscita, Pilotwings 64 si sta rivelando, nel tempo, come uno dei migliori giochi mai realizzati da Nintendo. Un'opera così carica di passione da riuscire a trasmetterla con sconvolgente facilità anche a chi vi si approccia, che può vivere in questo modo un'esperienza baciata dai crismi dell'unicità. Imprescindibile.
Andrea Corritore
Pilotwings 64

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