SPACE INVADERS

GENERE: Shoot'em Up | PRODUTTORE: Taito | SVILUPPATORE: interno | GIOCATORI: 1-2 | ANNO: 1978
Pom-pom-pom-pom, pom-pom-pom-pom, pom-pom-pom-pom

Le note di basso penetrano nel mio orecchio e mi risucchiano in un vortice lisergico.

Pom-pom-pom-pom, pom-pom-pom-pom, pom-pom-pom-pom

Devo fare presto, devo essere preciso, deciso, spietato, alla fine spiantato.

Pom-pom-pom-pom, pom-pom-pom-pom, pom-pom-pom-pom

Si avvicinano sempre di più. Sono sempre più veloci. Le basi, bastioni che una volta credevo inespugnabili, sono ridotte ad un lumicino.

Pom-pom-pom-pom, pom-pom-pom-pom, pom-pom-pom-pom

Sono loro, gli invasori dallo spazio. Non so cosa vogliono ma sono diversi, non li capisco e per questo devono per forza essere cattivi. E poi ci si mette anche il disco rosso che di tanto in tanto passa dandomi trecento punti se lo colpisco. Deve essere una tattica diabolica per distrarmi. Sì, per distrarmi.

Pom-pom-pom-pom, pom-pom-pom-pom, pom-pom-pom-pom...

Ormai sto per soccombere, ma loro verranno com me. Un'ultima vita per abbattere l'ultimo invasore. Prendi questo, brutto mostro. Ma lui è più veloce. Game Over. Insert Coin. Ma li ho finiti. Sarò più veloce degli alieni nel cambiare le mille lire cartacee in preziose monetine da far divorare alla gettoniera. E si ricomincia.

Pom-pom-pom-pom, pom-pom-pom-pom, pom-pom-pom-pom

Un viaggio infinito, psichedelico, neanche fossimo a San Fancisco nel '67.

Pom-pom-pom-pom, pom-pom-pom-pom, pom-pom-pom-pom

Sparo e schivo, sparo e schivo, sparo e schivo, provo il colpo di precisione contro il disco volante rosso. Et voilà, sono il campione del baretto. Anche stasera gli abitanti della Terra potranno dormire sonni tranquilli grazie a me.

Pom-pom-pom-pom, pom-pom-pom-pom, pom-pom-pom-pom

Pom-pom-pom-pom, pom-pom-pom-pom, pom-pom-pom-pom

Pom-pom-pom-pom, pom-pom-pom-pom, pom-pom-pom-pom...

Il 1978 è stato l'anno zero dei videogiochi. E lo è stato grazie a Space Invaders, l'opera che ha ridefinito il concetto stesso di videogioco. Nascevano gli sparatutto, nasceva una modalità a singolo giocatore in grado di avere un senso, nasceva la partita a livelli di abilità progressiva. Nasceva, soprattutto, il videogioco come fenomeno di costume. E, mentre a Tokyo le monetine da 100 yen erano divenute introvabili, milioni di ragazzini più o meno grandi si cimentavano in una battaglia all'ultimo nichelino contro orde di alieni che si spostavano da destra verso sinistra (la direzione nella quale si legge il giapponese, scelta che rendeva più abbordabile il gioco), inconsapevoli del fatto che da lì sarebbe nata una passione, poi un mercato, infine un'industria.

Space Invaders oggi è ancora sorprendentemente giocabile (e non a caso ne sono stati realizzati rifacimenti persino sulle macchine a 128 bit). Ma nel 1978 era la Bibbia, Il Corano e la Thorà, tutti e tre insieme. E noi non possiamo far altro che rendergli omaggio, magari sulle note oblique di quel basso diabolico...

Pom-pom-pom-pom, pom-pom-pom-pom, pom-pom-pom-pom
Pom-pom-pom-pom, pom-pom-pom-pom, pom-pom-pom-pom
Pom-pom-pom-pom, pom-pom-pom-pom, pom-pom-pom-pom...
Andrea Corritore
Space Invaders

Space Invaders

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